La lente giusta per i tuoi occhiali? La sceglie l’AI tra 44mila parametri

La lente giusta per i tuoi occhiali? La sceglie l’AI tra 44mila parametri


Nonostante potenzialmente possa ancora funzionare, sono in pochi quelli che utilizzano un vecchio telefono Nokia 3310: i nuovi modelli sono più performanti e con funzioni prima impensabili. Lo stesso vale per l’ottica. È possibile utilizzare gli occhiali da vista con le vecchie lenti correttive, ma le innovazioni non sono mancate in questo ambito e hanno consentito un’accelerazione in termini di personalizzazione, qualità ed efficienza prima impensabili. A cambiare tra l’altro non sono solo i prodotti, ma anche le abitudini visive degli utenti a causa della tecnologia, per esempio la relazione continua durante l’arco della giornata con lo schermo dello smartphone.

Con le Individual 3 all'utente è consigliata tramite AI una lente con un design ottimizzato su 44.000 parametri relativi...

Con le Individual 3 all’utente è consigliata tramite AI una lente con un design ottimizzato su 44.000 parametri relativi a prescrizione, età, dati anatomici, montatura e abitudini individuali

Siamo stati alla Convention Zeiss 2023 a Berlino per renderci conto dei passi in avanti in questo ambito. L’azienda tedesca è un colosso del settore e investe circa il 15% del fatturato in ricerca e sviluppo, dalla sua nascita a Jena (Turingia) nel 1846 ha sempre considerato l’innovazione una parte importante per lo sviluppo del business. Che siamo bambini, anziani o professionisti che passino le loro giornate alla scrivania, all’aria aperta o in auto, per ogni tipo di target Zeiss è riuscita a sviluppare una lente specifica, a questa varietà s’aggiungono i trend del momento che dettano nuove forme o tipologie, esattamente come accade in altri settori, dalla moda alle scarpe sportive, passando appunto per gli smartphone.

La novità dell’AI

La tendenza attuale vede l’utilizzo di lenti di grandi dimensioni ma più sottili e Zeiss grazie alle Single Vision ClearView è in grado d’offrire lenti il 16% più sottili rispetto al passato, il 49% più piatte, con un campo visivo più ampio e con un migliore rapporto qualità/prezzo. Non manca anche in questo ambito l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. L’azienda per mettere gli ottici in grado di trovare le migliori soluzioni per i loro clienti e capire lei stessa le esigenze, ha accumulato big data (12,5 milioni d’informazioni relative al comportamento visivo) riguardo a prescrizione, età, dati anatomici, montatura e abitudini individuali dei suoi utenti. Un cambio di scenario che implica anche un know how e accortezze in merito alla gestione delle informazioni e della relativa privacy, “un aspetto di cui siamo consapevoli e su cui lavoriamo da tempo”, conferma Michele D’Adamo, AD del gruppo Zeiss in Italia.

Si tratta di dati su cui poi l’intelligenza artificiale sarà in grado di basarsi per suggerire la soluzione ideale al cliente in termini di design della SmartLife Individual 3. La tecnologia determina le distanze necessarie nelle lenti, ma anche come appariranno i movimenti degli occhi e della testa delle persone destinate a indossarle negli occhiali. Questo si traduce in un design che si adatta in modo ottimale al comportamento visivo (diverso in base all’età e altri fattori) tra le 44.000 combinazioni possibili. Ai più giovani in crescita e con esigenze visive versatili è dedicata la lente monofocale SmartLife Young (dai sei anni in su) con protezione UV 400nm.



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di Lino Garbellini www.wired.it 2023-10-26 13:52:39 ,

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